SALE. I 2 SEGRETI CHE SPIEGANO PERCHE’ NE SIAMO ATTRATTI
Come già scritto in un articolo precedente, molte persone non riescono assolutamente a fare a meno del sale e ritengono sia impossibile rinunciarvi (effetto dipendenza), pur mostrando nell’organismo uno o più tra gli effetti dannosi dell’abuso da cloruro di sodio.
Il problema principale è dato dall’assuefazione al sale causata da un uso inconsapevole a cui gradualmente ci siamo abituati a causa delle elevate quantità di sale imposte dall’industria alimentare e dalla ristorazione. L’industria ama il sale perché conserva ed aumenta la data di scadenza dei prodotti oltre a dare sapore a cibi la cui qualità a volte lascia un po’ a desiderare.
La salute nel tempo ne ha risentito ed ora tutti ne stiamo pagando le conseguenze. Ma è possibile ed è facile invertire la rotta e tornare a gustare del buon cibo senza aggiunte inopportune.
Vi svelo il primo “segreto”!
Eccezioni a parte, generalmente chi sente molto il bisogno di cibi salati è una persona che fondamentalmente mangia poche verdure ed è quindi in carenza di sali minerali.
Meno verdure si mangiano, meno sali minerali si assumono e più cibi salati si desiderano, solo che nei cibi salati troviamo prevalentemente il sodio cloruro che, se assunto in eccesso, creerà squilibri nelle cellule alterando il potenziale di membrana e l’equilibrio bioelettrico della cellula.
Per uscire dal circolo vizioso e per riequilibrare il tutto, si dovrà allora iniziare a mangiare molta verdura (cruda e se si vuole anche cotta), frutta, cereali integrali e legumi. Il fabbisogno reale di Sali minerali (potassio, magnesio, calcio, zinco, rame, ferro, ecc…) verrà finalmente soddisfatto e potremo quindi iniziare la nostra disintossicazione dal sale.
Ma come si fa a non mettere il sale quando sembra che senza di esso niente ha più sapore?
Nulla di più semplice, ma ecco il secondo “segreto”: aspettatevi a questo punto una piccola crisi di astinenza come in tutte le dipendenze. Principalmente mal di testa e irritabilità se deciderete di sospendere drasticamente, mentre se ridurrete gradualmente non avrete fastidi, ma per alcuni potrà essere più difficile staccarsi dal sale.
Per contro, in entrambi i casi, comincerete a fare tanta pipì, a sentirvi meglio, più svegli ed energici, meno affaticati o doloranti e soprattutto comincerete a sentire il gusto dei cibi e… della libertà.
Presto sarete ripuliti dal sale (7-15 giorni) e quando lo incontrerete di nuovo, mentre prima vi piaceva così tanto, dopo vi infastidirà persino.
Potrete allora sostituire il sale con le erbe aromatiche, imparando a cucinare in poca acqua, e comunque avrete riabilitato il gusto naturale e le relative percezioni e non vi sembrerà più tutto insipido come all’inizio. Bastano pochi giorni e il gioco è fatto.
Resta la questione dei cibi confezionati e della ristorazione, ma di questo parleremo in un prossimo articolo.
Coraggio, siamo la razza più intelligente del pianeta, ce la possiamo fare a comprendere e a cambiare abitudini scorrette per la nostra salute!
Libri di riferimento del Dott. Michele Riefoli
Tag:cibo, dipendenza, mente, ritenzione idrica, sale